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Latti fermentati probiotici

Latti fermentati probiotici

Recentemente i supermercati si sono riempiti di prodotti che vantano effetti benefici sulla nostra salute. Tra questi ci sono i probiotici: comunemente liquidi e confezionati in bottigliette, questi latti da bere ricordano più una medicina che un vasetto di yogurt, alludendo volutamente a qualcosa che cura o fa bene. La pubblicità ha insistito molto affinché il consumatore li considerasse un prodotto nuovo: uno yogurt moderno, diverso sia nella tipologia dei fermenti contenuti, sia nella confezione.

Volevamo vederci chiaro e abbiamo portato 15 prodotti in laboratorio. Abbiamo anticipato i risultati del test venerdì sera durante la puntata della trasmissione "Mi Manda Raitre" condotta da Andrea Vianello.

Perché i probiotici
Per essere definito probiotico un alimento deve contenere, in numero sufficientemente elevato (almeno un milione di unità per grammo), batteri probiotici vivi e attivi, in grado di raggiungere l’intestino ed esercitare un’azione di equilibrio sulla microflora intestinale. Se la carica batterica contenuta nel probiotico è insufficiente già al confezionamento o lo diviene al momento del consumo, non si possono avere reazioni positive: certo non vi farà male, ma chiaramente non offrirà la peculiarità pubblicizzata (e pagata).
L'unico effetto
Gli effetti benefici dei probiotici sul nostro organismo sono collegati alla loro interazione con la flora intestinale: riequilibrandola, impediscono la proliferazione di batteri dannosi e favoriscono il funzionamento dell’intestino. Qualsiasi altro effetto decantato dalle pubblicità non è dimostrato.

Pochi batteri e troppo zucchero
Un alimento probiotico, per poter essere effettivamente utile alle funzioni intestinali, deve mantenere fino al momento in cui viene consumato un certo quantitativo minimo di batteri vivi e attivi. Ma la carica di lattobacilli e di bifidobatteri di alcuni prodotti è insufficiente: diversi probiotici non hanno una carica minima adeguata per procurare i presupposti benefici. 
C’è poi il problema degli zuccheri aggiunti: molti prodotti, spesso destinati ai bambini, ne contengono davvero troppo
Marche del test
  • Carrefour
  • Coop
  • Danone
  • Fattoria scaldasole
  • Meran latteria sociale
  • Mila
  • Nestle’
  • Parmalat
  • Pianola
  • Stuffer
  • Vanetta
  • Vomo
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