Molte informazioni si trovano presso questo sito: e nella registrazione video della Relazione del Prof. Ortolani che si trova qui Allergie ed intolleranze alimentari, meglio definite come reazioni avverse agli alimenti, sono in aumento in Italia e nel mondo occidentale così come lo sono le allergie in generale. In mancanza di dati epidemiologici nazionali dobbiamo riferirci a quelli degli Stati Uniti, che stimano una prevalenza delle allergie alimentari pari al 10% (13% nei bambini e 7% nell’adulto) della popolazione generale. Studi europei stimano invece una percentuale molto più bassa, intorno al 7.5% nei bambini e 2% nell’adulto. Nonostante il continuo aumento di queste patologie, c’è ancora parecchia incertezza sui meccanismi che ne stanno alla base, così come molte incertezze nella diagnosi che viene spesso affidata a metodologie non idonee. Le intolleranze sono reazioni avverse agli alimenti riconducibili ad un meccanismo non immunologico. Possono essere: - di tipo enzimatico (per es. intolleranza al latte, favismo), Fonte: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, INRAN.
Si differenziano dunque dalle reazioni allergiche per il loro meccanismo d’azione che è non immunologico. Molti alimenti possono dar luogo a reazioni pseudoallergiche perché ricchi di istamina o tiramina o perché contenenti sostanze istamino liberatrici. Alimenti ricchi in istamina e/o tiramina sono in ordine di contenuto:
Alimenti contenenti sostanze istamino liberatrici sono:
Molti altri fattori sono in grado di provocare sindromi pseudoallergiche: additivi [sodio metabisolfito, il giallo di tartrazina (E102), il benzoato di sodio, l'acido 4-idrossibenzoico, la vanillina, l'ASA presente naturalmente in vari alimenti come mirtilli, albicocche, banane, mele, prugne, patate, piselli], sostanze inalate (tabacco, miceti, polveri di legni, fibre di cotone, lino, canapa, polveri minerali), agenti fisici, fattori neuropsichici, foci infettivi o parassitari, veleni.” http://www.salus.it/allergie/allergia6.asp Le allergie sono reazioni avverse agli alimenti su base immunologica. Le reazioni immunologiche di un organismo sono classificate in medicina in diversi tipi (tipo I, II, III e IV). Le allergie tipo I (IgE mediate) sono quelle più chiaramente e precisamente individuate e caratterizzate. Le malattie dipendenti da questo tipo di reazioni sono ben definite e distinte in reazioni generalizzate o anafilassi, e reazioni di organo. Quali sono le sostanze incriminate nelle reazioni allergiche“Qualsiasi alimento può produrre reazioni allergiche, contenendo proteine dotate di attività allergenica. Quelli più attivi sono gli allergeni stabili (che resistono meglio alla cottura come la b- lattoglobulina del latte, l'ovoalbumina dell'albume, gli allergeni del merluzzo e delle arachidi). Invece gli allergeni vegetali sono labili al colore e ad altri procedimenti, per cui possono produrre reazioni allergiche, soprattutto in pollinosici se assunti crudi ma essere tollerati se assunti cotti. Il 90% delle reazioni allergiche su base alimentare sono causate da 8 alimenti.
Qualche volta gli allergeni si nascondono in altri cibi. Ad esempio le proteine del latte vaccino si possono trovare nei sostitutivi del burro, salsicce, pesce in scatola, ripieni di carne, hot dog; il glutine nelle salsicce. I semi di soia sono presenti negli hamburger. L'albume può trovarsi nei condimenti per insalata, zuppe commerciali, carni in scatola, salsicce e ripieni di carne. Le arachidi nei liquori e prodotti a base di cioccolato. Il miele nei cosmetici. In Italia si registrano numerose segnalazioni d’intolleranza all'olio di oliva, con manifestazioni di congiuntivite allergica. Questa forma di allergia inizia come sensibilizzazione per via respiratoria al polline dell'olivo e poi diviene alimentare per reazione crociata con gli antigeni degli oli vegetali, che contengono gli antigeni del frutto d'origine.” http://www.salus.it/allergie/allergia10.asp Studi recenti hanno dimostrato che è possibile essere allergici anche alla "carne rossa". Questa forma di allergia è molto rara e ancora in fase di studio:
2) DIAGNOSI “La diagnosi di reazioni avverse agli alimenti alimentare è in generale complessa e deve essere affidata a specialisti competenti nello specifico campo; infatti non esiste come illustrato sopra un unico meccanismo responsabile ed il numero degli allergeni alimentari esistenti è elevato, molti dei quali non dispongono di modalità diagnostiche validate per i tests diagnostici.
Fonte: INRAN - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.
3) COSA SUCCEDE SE C'E' UN ERRORE NELLA SOMMINISTRAZIONE DI UNA DIETA “Gli alimenti, stimolando la produzione di IgE specifiche verso antigeni proteici determinano la comparsa di manifestazioni cliniche polimorfe che coinvolgono diversi organi. Le reazioni più frequenti coinvolgono il cavo orale e il canale digestivo in genere, ma possono verificarsi sintomi anche a carico di altri organi bersaglio come la cute e o l’apparato respiratorio. La conseguenza più temibile dell’allergia alimentare è l’anafilassi che in alcuni casi può essere scatenata anche da quantità minime di alimento. a) sindrome orale allergica è contraddistinta da sintomi che riguardano soprattutto il cavo orale. Nel soggetto sensibile appaiono entro pochi minuti o al massimo entro un’ora dal contatto con il cibo. Sono rappresentati da prurito pungente dell'orofaringe, comparsa di papule-vescicole nella mucosa ed edema delle labbra. Se il paziente ingerisce l’alimento possono comparire altri sintomi, come orticaria, diarrea, vomito. I cibi che più frequentemente causano questa sindrome sono la frutta e le verdure crude. b) gastroenteropatia acuta se il paziente ingerisce l’alimento, a dispetto delle reazioni locali, possono comparire manifestazioni da contatto con la mucosa gastrointestinale quali diarrea e vomito o reazioni sistemiche che vanno dall’orticaria all’edema della glottide. (diarrea, distensione addominale, sindrome peritoneale o subocclusiva a regressione spontanea in meno di 24 ore) c) sindrome orticaria-angioedema è certo che orticaria acuta e angioedema siano tra i sintomi più comuni delle reazioni da alimenti. Gli alimenti maggiormente responsabili nell’adulto sono i pesci, molluschi, frutta secca in generale e arachidi e nei bambini anche latte e uova. d) manifestazioni respiratorie non sono frequenti e comprendono rinite (talora associata a congiuntivite, sinusite e otite media sierosa) o da asma bronchiale. L’asma da alimenti può essere causata da meccanismi immunologici ed extra immunologici e l’allergia IgE mediata è meno comune dell’intolleranza come causa scatenante di asma. La maggior parte dei casi di asma indotta da cibo, possono essere osservati nella prima infanzia e possono quindi essere spesso dovuti all’allergia al latte, anche se paiono in aumento i casi di bambini allergici all’uovo, farina ed arachidi. L’asma può presentarsi anche inseguito all’inalazione di alcuni alimenti come farina, soia, spezie, bianco d’uovo e crostacei. Tale patologia può configurarsi come asma professionale nei pazienti addetti a queste lavorazioni. In soggetti sensibilizzati l’inalazione dei vapori di cottura di legumi, pesce e crostacei può dare origine a sintomi asmatici. e) anafilassi Si tratta di una reazione sistemica grave, un’emergenza medica in cui le manifestazioni cliniche possono avere un esito fatale senza un trattamento tempestivo e urgente. http://www.salus.it/allergie/allergia4.asp La strategia aziendale di Milanoristorazione SPA nei confronti delle diete è cambiata a partire dall'anno scolastico 2010-11.
INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA' DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL'INFANZIA(O-6 ANNI) Documenti prodotti dal Comune (vedi documento "convenzione Comune di Milano ASL del 2 11 2011.pdf") Convegno nazionale allergie alimentari a scuola Corsi per le scuole del centro allergie alimentari regione veneto Food Allergy Italia associazione di genitori con sede a Padova Società Italiana di allergologia e immunologia pediatrica |