LA SCUOLA E IL
GIOVANE DIABETICO:
cosa è importante che il personale scolastico
sappia …
Non è infrequente avere fra i propri alunni un
giovane diabetico, è quindi molto importante che il personale scolastico
conosca quest’evenienza e sappia mettere in atto i comportamenti più idonei
alla gestione di alcuni problemi inerenti questa malattia.
A milano, nell'anno scolastico 2009-10, erano tre i bambini affetti da questa patologia
CHE COS’E’ IL DIABETE?:
Non è una malattia infettiva, ma
è il risultato della mancata produzione da parte del pancreas di un ormone,
l’insulina, senza il quale il cibo non può venir correttamente assimilato; di
conseguenza, il giovane diabetico deve praticare quotidianamente iniezioni di
insulina.
I GIOVANI DIABETICI E
LA SCUOLA:
I giovani diabetici:
-possono partecipare a tutte le attività scolastiche e
non devono assolutamente essere trattati diversamente dagli altri studenti.
-possono e devono ricevere un’alimentazione normale,
sana ed equilibrata, come quella dei coetanei.
-possono e devono praticare la stessa attività fisica e
gli stessi sport.
La dieta del bambino diabetico è varia e completa, per cui
può seguire il normale menù scolastico. Vanno generalmente evitati i
carboidrati semplici zucchero, dolci, cioccolato ecc.) se non in caso di
ipoglicemia. Il bambino deve abitualmente assumere la merenda a metà mattina e
nel pomeriggio; per evitare ipoglicemie può aver bisogno di assumere cibo anche
in altri orari e durante le lezioni. Sarebbe infine opportuno che eventuali
festicciole prevedano l’ingresso in scuola di alimenti e bevande concordate con
tutta la scolaresca nel rispetto comunque della normativa regionale in materia.
IL PERSONALE SCOLASTICO
NON DEVE PREOCCUPARSI DELLA GESTIONE ABITUALE E DELLA CURA DEL DIABETE
Vi è una condizione particolare
che richiede da parte del personale scolastico una più specifica attenzione, per intervenire
prontamente in situazioni di emergenza l’IPOGLICEMIA
Cos’è l’ipoglicemia?
E’ un rapido calo dello zucchero nel sangue che può
esprimersi con un corredo di sintomi che il bambino stesso avverte e/o che
possono essere notati da chi è con lui.
Intervenendo all’inizio della sintomatologia si possono
evitare manifestazioni cliniche più gravi quali la perdita di conoscenza e/o le
convulsioni e/o il coma ipoglicemico.
SINTOMI DELL’IPOGLICEMIA
Agitazione, irritabilità
tremori
sudorazione
Fame improvvisa
cefalea
dolori addominali
Sonnolenza
capogiri
annebbiamento
vista
Amnesia, confusione
scrittura
scoordinata
lettura impacciata
Pallore
sensazione
di freddo stanchezza
Pianto o riso ingiustificato
Altri sintomi devono essere segnalati dai genitori
Nella maggior parte dei casi, il giovane diabetico riconosce
il sopraggiungere dell’ipoglicemia e vi pone facilmente rimedio ingerendo,
caramelle, succhi di frutta o bibite.
E’ OPPORTUNO CONSENTIRGLI DI COMPIERE QUESTA OPERAZIONE IN
CLASSE,
Lo studente si sentirà più
sicuro e in grado di provvedere a questo bisogno, quanto più riconoscerà
nell’insegnante un alleato a conoscenza del suo problema.
Un intervento
diretto dell’insegnante può rendersi necessario solo nelle condizioni in cui la rapidità del fenomeno (a volte può
succedere) coglie impreparato il bimbo stesso. In questi casi l’insegnante dovrà
somministrare al bambino, anche forzandolo, zucchero (2-3 cucchiaini da te
sciolti in acqua), succo di frutta, coca cola o aranciata (un bicchiere)..
Se dopo 5-10 minuti non si notano miglioramenti, ripetere la
somministrazione.
Se il giovane supera la crisi, sarà opportuno fargli
assumere carboidrati a più lento assorbimento (pane cracker, biscotti,
merendine), dopo di che potrà riprendere la normale attività scolastica. E’
comunque fondamentale stare vicino allo studente fino al superamento della
crisi. Se viceversa non si manifesta
alcun miglioramento, o addirittura peggiorasse fino alla perdita di
coscienza, occorre inviarlo
immediatamente al più vicino posto di cura (casa, ospedale, studio medico, come
concordato in precedenza con i genitori)..
In altri casi, quando il livello di zucchero nel sangue è
molto elevato (iperglicemia), il giovane può essere disturbato da sete
persistente e da imperioso stimolo a urinare.
In tali circostanze è necessario permettere al giovane di
allontanarsi dalla classe per soddisfare le proprie necessità.
I bambini con diabete mellito insulino dipendente possono
partecipare a tutte le attività scolastiche e non devono assolutamente essere
trattati diversamente dagli altri studenti.
La collaborazione tra i genitori ed il personale scolastico
è determinante affinché il bambino possa vere una proficua esperienza
scolastica. E’ pertanto necessario che, all’inizio di ogni anno scolastico, i
genitori ed insegnanti si scambino le opportune comunicazioni e che le
principali indicazioni vengano lasciate per iscritto agli insegnanti.
Questo comportamento costituisce parte integrante
della tutela della salute, intesa come benessere anche psichico e sociale.
Le presenti linee guida sono state
redatte in collaborazione tra:
ASL Bergamo - Servizio Medicina
Preventiva di Comunità
Associazione per l’aiuto al giovane diabetico – Seriate Via
Fiume Serio 4 – Tel 035/298995
U.O. di Pediatria – Azienda Ospedaliera di Treviglio – Tel.
0363/4241