Per la definizione di sovrappeso e obesità infantile, in attesa di trovare dei paramentri di riferimento più adeguati, si utilizza sempre più di frequente il Body Mass Index (BMI)= peso in kg diviso l’altezza in metri elevata al quadrato. In italiano il BMI è anche detto Indice di massa corporea (IMC). Rischio per un bambino obeso di diventare obeso da adulto Il rischio relativo per un bambino obeso di diventare un adulto obeso aumenta con l’età ed è direttamente proporzionale alla gravità dell‘ eccesso ponderale. Il 69 % dei bambini obesi in età scolare sarà obeso da adulto. Nell’insieme, il rischio per un bambino obeso di diventare obeso da adulto varia tra le 2 e le 6,5 volte il rischio di un bambino non obeso. L’83% degli adolescenti obesi sarà obeso da adulto. L’avere uno o entrambi i genitori obesi è il fattore di rischio più importante per la comparsa dell’obesità in un bambino.
Obesità pediatrica in lombaridia.
Fonte: Istituto Regionale di ricerca della Lombardia. Progetto: 2006-Incidenza dell’obesità in Lombardia Responsabile di progetto: De Crinito, IReR, Rapporto Finale.
Obesità pediatrica nel resto di Italia http://www.slideshare.net/AlbertoFatticcioni/occhio-alla-salute alto padovano http://www.slideshare.net/nutrizionee/nutrizione-e-un-progetto-per-la-salute-del-territorio Obesità a Milano. A milano vivono 300000 persone adulte in sovrappeso e 80000 obesi adulti. Fonte: Corriere della Sera, ed Milano, 3/6/2007, pagina 7. Queste percentuali sono tra le più alte in Europa e così allarmanti che il Professor Carruba (nella veste di Direttore del Centro Studi e Ricerca sull’Obesità dell’Università di Milano) ha organizzato insieme a Palazzo Marino una recente (6/2007) campagna di educazione alimentare con diete ipocaloriche, ideate da grandi chef, pubblicizzate su maxischermi ed opuscoli presenti in dodici mercati rionali.
Obesità pediatrica a Milano Milano, 26 aprile 2010 – Presentata oggi a Palazzo Marino una ricerca sulle “abitudini alimentari, stili di vita e condizioni di salute delle famiglie e dei bambini delle scuole primarie milanesi”. Lo studio, realizzato da Milano Ristorazione e cofinanziato dall’Assessorato alla Ricerca, Innovazione e Capitale Umano, è nel suo genere il più ampio finora condotto in Italia.
Rischio per la salute derivante dall'essere obesi. (ANSA) - MILANO, 7 GIU 2007r la prima volta nella Storia, l' aspettativa di vita dell'uomo peggiora. E la colpa e' dell' obesita', che gli esperti sempre piu' descrivono come epidemia, e che 'ruba' 7 anni di vita agli uomini e 6 alle donne che a 40 anni sono gia' obesi. A lanciare l'allarme e' Michele Carruba, direttore del Centro studi sull'obesita' all'universita' degli studi di Milano, che oggi ha partecipato a un convegno sul tema all'interno di MilanoCheckUp, la rassegna per i professionisti della salute in programma fino a sabato. E piu' e' lungo il tempo in cui si e' obesi, ha detto Carruba, piu' grandi sono i danni legati all'eccesso di peso. ''Pensate allora qual e' l'aspettativa di vita di un bambino obeso, che resta obeso per tutta la vita'' ha aggiunto, precisando che ''dati precisi ancora non esistono, ma si puo' ipotizzare che gli anni di vita persi siano almeno il doppio di quelli di un adulto''. Essere obesi sin da bambini, insomma, puo' significare vivere anche 14 anni di meno. Le strategie per evitare il problema sono le solite, e si basano su una dieta sana e uno stile di vita attivo. Quello che cambia e' l'approccio: ''Non serve intervenire quando le persone sono gia' obese - ha spiegato Carruba - dobbiamo arrivare a comportarci in modo da non diventare mai obesi, cominciando a insegnare questi concetti sin dalle scuole''. Anche perche' la terapia, ha aggiunto, ''non ha dato finora i risultati attesi. Se il numero degli obesi continua a crescere e' perche' non abbiamo ancora strumenti adeguati: oggi siamo allo stadio a cui ci trovavamo 20 anni fa con la cura dell' ulcera, dove era il chirurgo a risolvere il problema''. In Italia, ha riferito l'esperto, e' obeso il 16% della popolazione, mentre e' in sovrappeso il 36% degli italiani: ''In pratica una persona su due ha un peso che non e' compatibile con la salute. Tanto che negli ultimi 10 anni il numero di morti per fumo di sigaretta si e' mantenuto pressoche' stabile, mentre quello legato all'obesita' e' aumentato nettamente. L'obesita', insomma, rischia di diventare la prima causa di morte prevenibile''. Non va infine dimenticato, ha concluso Carruba, che l' obesita' ha un altissimo costo sociale: solo di spese dirette l' Italia usa ogni anno quasi 23 miliardi di euro, pari al 10% della spesa sanitaria nazionale. E il 64% di questi soldi riguarda l'ospedalizzazione dell'obeso, interventi chirurgici compresi: cosa che, per l'esperto, e' un chiaro segno di quanto sia grave l'emergenza. (ANSA). KXP
http://old.fimmg.org/alimentazione/rassegna_stampa/articoli_rassegna_stampa/2007/giugno/milano.htm I bambini sovrappeso mangiano in modo più sano degli altri |