L’Agenda 21 è il piano di azione dell'ONU, per lo sviluppo sostenibile per il ventunesimo secolo, definito dalla conferenza ONU su sviluppo e ambiente (Summit della Terra) di Rio de Janeiro, nel 1992. Il termine Agenda 21 indica l’insieme delle strategie e delle azioni da intraprendere nel 21° secolo per conseguire lo sviluppo sostenibile. Sebbene sia uno strumento volontario, l’Agenda 21 è per la comunità internazionale uno strumento programmatico fondamentale per tradurre in realtà gli obiettivi della sostenibilità. L’Agenda 21 affronta tutte le tematiche (ambientali, sociali ed economiche) dello sviluppo sostenibile, indicando finalità, obiettivi, strumenti e azioni da realizzare. Il documento è suddiviso in 40 capitoli, ripartiti in 4 grandi sezioni:
Tra i principi, le linee-guida e le priorità d’intervento, individuate dalla Dichiarazione di Rio e dall’Agenda 21 per orientare l’azione degli Stati, i seguenti hanno particolare rilievo:
L'Agenda 21 Locale è il processo di partnership attraverso il quale gli Enti Locali (Comuni, Province, Regioni) e altri enti pubblici (Università, Scuole, Enti gestori di aree protette...) operano in collaborazione con tutti i settori della comunità locale per definire piani di azione per perseguire la sostenibilità a livello locale. Nel capitolo 28 dell’Agenda 21 c’è l’invito a tutte le autorità locali a cercare il consenso su una A21L entro il 1996.
È impossibile infatti adottare politiche identiche in tutte le realtà locali. Ogni realtà deve quindi trovare da sé la propria migliore vocazione ambientale, dotandosi di strumenti adeguati a risolvere i problemi specifici del proprio contesto. Per leggere un po' di storia dello Sviluppo Sostenibile vai alla pagina: http://www.ea.fvg.it/index.php?id=36 Il DESS è il Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, che è stato proclamato per il periodo 2005-2014 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite |