ONU agenda 21

L’Agenda 21 è il piano di azione dell'ONU, per lo sviluppo sostenibile per il ventunesimo secolo, definito dalla conferenza ONU su sviluppo e ambiente (Summit della Terradi Rio de Janeiro, nel 1992.

Il termine Agenda 21 indica l’insieme delle strategie e delle azioni da intraprendere nel 21° secolo per conseguire lo sviluppo sostenibile.

Sebbene sia uno strumento volontario, l’Agenda 21 è per la comunità internazionale uno strumento programmatico fondamentale per tradurre in realtà gli obiettivi della sostenibilità.


L’Agenda 21 affronta tutte le tematiche (ambientali, sociali ed economiche) dello sviluppo sostenibile, indicando finalità, obiettivi, strumenti e azioni da realizzare.

Il documento è suddiviso in 40 capitoli, ripartiti in 4 grandi sezioni:

  1. dimensione sociale ed economica
  2. conservazione e gestione delle risorse per lo sviluppo
  3. rafforzamento del ruolo dei soggetti sociali
  4. strumenti di attivazione

Tra i principi, le linee-guida e le priorità d’intervento, individuate dalla Dichiarazione di Rio e dall’Agenda 21 per orientare l’azione degli Stati, i seguenti hanno particolare rilievo:

  • l’integrazione tra ambiente e sviluppo;
  • il principio di equità, riferito alle sperequazioni tra le aree geopolitiche del pianeta e ai diritti delle future generazioni;
  • il principio precauzionale, a cui ricorrere quando non esistano informazioni scientifiche sufficienti sui potenziali effetti negativi, tali da permettere l’applicazione del principio di prevenzione;
  • l’integrazione degli aspetti ambientali nei processi decisionali;
  • il principio “chi inquina paga”;
  • la centralità della questione ambientale nelle azioni del governo;
  • l’integrazione di conti ambientali nelle contabilità economiche nazionali;
  • la partecipazione attiva delle popolazioni e il loro libero accesso all’informazione.



L'Agenda 21 Locale è il processo di partnership attraverso il quale gli Enti Locali (Comuni, Province, Regioni) e altri enti pubblici (Università, Scuole, Enti gestori di aree protette...) operano in collaborazione con tutti i settori della comunità locale per definire piani di azione per perseguire la sostenibilità a livello locale.

Nel capitolo 28 dell’Agenda 21 c’è l’invito a tutte le autorità locali a cercare il consenso su una A21L entro il 1996.

Ogni autorità locale dovrebbe dialogare con i cittadini, le organizzazioni locali e le imprese private ed adottare una propria Agenda 21 locale. Attraverso la consultazione e la costruzione del consenso, le autorità locali dovrebbero apprendere ed acquisire dalla comunità locale e dal settore industriale le informazione necessarie per formulare le migliori strategie.”

È impossibile infatti adottare politiche identiche in tutte le realtà locali. Ogni realtà deve quindi trovare da sé la propria migliore vocazione ambientale, dotandosi di strumenti adeguati a risolvere i problemi specifici del proprio contesto.


Per leggere un po' di storia dello Sviluppo Sostenibile vai alla pagina:

http://www.ea.fvg.it/index.php?id=36


Il DESS è il Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, che è stato proclamato per il periodo 2005-2014 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite

http://www.comune.fano.ps.it/index.php?id=464&tx_ttnews[tt_news]=2387&tx_ttnews[backPid]=453&cHash=4e01df2409

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