Cascina Rosa, dalle origini ad oggi
La CASCINA ROSA, le cui origini risalgono all'epoca Viscontea, deriva il nome dalla famiglia di origine spagnola Ordogno di Rosales che l'acquistò nel 1637.
La configurazione definitiva le venne data nella prima metà del 1800.
Durante la seconda guerra mondiale alcune parti dell'edificio crollarono in seguito a bombardamenti. La Cascina è stata poi riattivata e abitata fino agli anni '60, e quindi abbandonata definitivamente.
Nel 1983 il Comune di Milano ha rilevato il complesso e nel 1996 ha stipulato un contratto in seguito al quale l'Istituto ha acquisito per sessant'anni il diritto di superficie sull'area occupata dai fabbricati.
Mentre sull'adiacente area originariamente coltivata, l'Università realizzava un orto botanico, l'Istituto ha ricostruito due edifici per un totale di 2.000 m2 mantenendone la forma originaria e, in uno di essi, la volta in mattoni. Gli edifici sono collegati tramite ricetrasmettitori alla rete informatica dell'Istituto.
Sul cortile, contornato originariamente dalla casa dei salariati e dalla stalla, si affacciano ora gli edifici destinati agli studi Universitari in Statistica e Biometria e al Dipartimento di Ricerca di Medicina Predittiva e per la prevenzione dell'Istituto.
Gli scienziati ospitati in CASCINA ROSA, si propongono di quantificare con sempre maggiore precisione il rischio individuale di ammalarsi e di formulare indicazioni preventive individualizzate. Attraverso l'identificazione di una serie di indicatori endocrino-metabolici ad alto valore predittivo rivelabili con esami del sangue, approfondiscono le conoscenze sui fattori di rischio legati allo stile di vita (tabacco, dieta incongrua, sovrappeso, sedentarietà).
Questo progetto che ha la sua sede, appunto, in CASCINA ROSA, è nato proprio per offrire ai pazienti oncologici e ai cittadini sani un servizio di valutazione del rischio e di pareri personalizzati, integrando le competenze esistenti all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano sulla consulenza genetica, sulle tecniche di disassuefazione dal tabacco, sulla chemioprevenzione, sulla relazione fra dieta e ormoni, sui rischi da trattamenti ormonali e sulle alternative disponibili, sulla prevenzione alimentare dei tumori, sulla prevenzione alimentare degli effetti collaterali dei trattamenti chemioterapici e radianti.
Il servizio è rivolto sia ai pazienti ricoverati sia alla popolazione interessata. L'intervento consiste in una valutazione del rischio individuale, basata sull'anamnesi e su alcuni esami di laboratorio di base, a cui segue l'indirizzo ad ambulatori specializzati e l'assistenza per il cambiamento di stile di vita.