Nuovo colonialismo Land Grabbing

Un nuovo rapporto del think tank californiano Oakland InstituteUnderstanding Land Investment Deals in Africa, rivela i nomi degli investitori europei e americani che partecipano in silenzio all’usurpazione delle terre in Africa.

Il rapporto non tralascia di considerare le disinvolte operazioni delle imprese di paesi emergenti come la libicaMalybia in Mali o la saudita Saudi Star in Etiopia, ma si sofferma soprattutto su quanto viene realizzato dai fondi speculativi d’investimento dei paesi occidentali, che offrono rendimenti del 20-40% annui.

A fronte di così generose promesse di resa, anche spettabili enti come l'università di Harvard, la Vanderbilt University di Nashville o lo Spelman College di Atlanta hanno saputo “chiudere gli occhi”, ignorando dove e in che modo i loro risparmi vengono utilizzati. Cash is the king, negli Stati Uniti come in Europa e in Africa, e il concetto di investimento responsabile non tocca chi non è costretto a rispettarlo.

Ma qual è il prezzo, chi ne fa le spese? I fondi di investimento speculativi (hedge-fund) mettono la paglia (vale a dire, mettono sul tavolo le grandi somme per accaparrare enormi appezzamenti di terra), accendono il fuoco (cioé partecipano alla realizzazione delle infrastrutture che servono a realizzare mega-progetti di agricoltura intensiva) e quando la fiamma è viva, scappano. Dopo 5-6 anni dall’avvio delle operazioni, vendono le loro quote con exit-strategies dai profitti strabilianti, spesso pure esenti da imposte grazie alla connivenza con i governi corrotti che svendono i campi dei loro sudditi. A restare indietro, abbandonati a loro stessi, sono i popoli depredati e deportati dalle loro terre, che gli stranieri terranno in colonia per mezzo secolo e più, sotto copertura militare. Popolazioni affamate, prive di diritti e di speranze.

http://www.ilfattoalimentare.it/nasce-un-nuovo-colonialismo-agricolo-le-potenze-emergenti-rapinano-territori-in-africa-caraibi-e-pacifico.html
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