Sul bisfenolo A (BPA) vi sono da decenni studi sulla tossicità e pericolosità per la salute umana.
Negli USA, in Canada e altri paesi c'è già allerta da anni.
Questa la posizione FDA americana:
"At this interim stage (ndr: non vi sono studi definitivi al momento), FDA supports reasonable steps to reduce exposure of infants to BPA in the food supply. In addition, FDA will work with industry to support and evaluate manufacturing practices and alternative substances that could reduce exposure to other populations."
Inoltre:
"FDA is supporting the industry’s actions to stop producing BPA-containing bottles and infant feeding cups for the U.S. market. "
Per quanto riguarda l'Europa, il punto di riferimento è la nuovissima “Agenzia europea per le sostanze chimiche” ECHA (http://echa.europa.eu/home_it.asp) e l'"Agenzia europea per la sicurezza alimentare” EFSA.
L’ECHA opera per il miglioramento della qualità di vita garantendo l’uso sicuro delle sostanze chimiche e stimolando l’innovazione. E’ un’Agenzia dell’Unione europea.
L'EFSA riporta:
"In its report on the toxicity of bisphenol A (BPA) at low doses, European Food Safety Authority (EFSA) concluded "no new evidence significant enough to revise the current Tolerable Daily Intake (TDI) for BPA."
Inoltre:
"On 25 November 2010, EU governments agreed to ban the use of bisphenol A (BPA) in baby bottles. This follows a number of high-profile campaigns in Europe but also at national level.
There were areas of uncertainty, deriving from new studies, which showed that BPA might have an effect on development, immune response and tumour promotion," said John Dalli, European Commissioner in charge of Health and Consumer Policy.
According to a study conducted by the French Institute of Research in Agronomy last October, BPA could increase the likelihood to develop disease such as cancer (notably breast cancer), diabetes and heart disease, and it could also damage fertility.
Using the precautionary principle, the EU governments decided to ban the production of baby bottles containing bisphenol A from March 2011 and to forbid their import and sale from June 2011.
Last March, Canada was the first country worldwide to ban the use of such chemicals in baby bottles. It was quickly followed by France and Australia. Denmark went one step further by applying the ban to all products used to feed infants from 0 to 3 years old."
In un recente comunicato stampa (settembre 2010) l’EFSA ha dichiarato:
“A seguito di una dettagliata ed esaustiva disamina delle recenti pubblicazioni scientifiche e degli studi sulla tossicità del bisfenolo A (BPA) a basse dosi, gli scienziati del gruppo CEF dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) concludono di non essere riusciti a individuare alcuna nuova prova che li induca a rivedere l’attuale dose giornaliera tollerabile (TDI) per il BPA di 0,05 mg/kg di peso corporeo, stabilita dall’EFSA nel suo parere del 2006 e riconfermata nel parere del 2008."
Il gruppo di esperti ha inoltre dichiarato che i dati attualmente disponibili non forniscono prove convincenti della tossicità del BPA a livello neurocomportamentale.
Un membro del gruppo di esperti ha espresso un parere di minoranza, affermando che alcuni recenti studi segnalano incertezze in merito a effetti avversi sulla salute a dosi inferiori a quelle impiegate per determinare l'attuale TDI. Benché il membro concordi con il parere generale del resto del gruppo che questi studi non possano essere impiegati per stabilire una TDI inferiore, l’esperto raccomanda che l’attuale TDI diventi una TDI temporanea.
I membri del gruppo di esperti CEF riconoscono che alcuni studi recenti segnalano effetti avversi sugli animali esposti al BPA durante la fase dello sviluppo, a dosi di molto inferiori a quelle impiegate per determinare l'attuale TDI. Questi studi evidenziano alterazioni biochimiche del sistema nervoso centrale, effetti sul sistema immunitario e una maggior predisposizione al tumore della mammella. Purtuttavia tali studi presentano parecchie lacune. Al momento non è possibile valutare l’importanza di questi riscontri per la salute umana, ma, se in futuro si rendessero disponibili nuovi dati in merito, il gruppo di esperti riconsidererà questo parere.”
Conclusioni
Ad eccezione del divieto di usare il BPA nei contenitori di alimenti e bevande per bambini, non vi sono al momento da parte delle autorità altri divieti se non il suggerimento di limitarne l’uso. Attualmente il BPA si trova soprattutto in polimeri esterei (ad es. policarbonato) e in resine epossidiche utilizzati in CD, coperture trasparenti, caschi di sicurezza, componenti di automobili, rivestimenti di lattine e alcuni contenitori di plastica.
Tra i polimeri che non presentano le problematiche legate alla presenza di BPA o di ftalati vi sono il polipropilene (PP) (codice di riciclo 5) e il polietilene (PE) a bassa e alta densità (rispettivamente codici 4 e 2).
Aumenta il numero delle aziende che lo elimina dagli imballaggi a base di policarbonato e dal rivestimento interno delle lattine