Smog

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da cui emerge la composizione dello Smog in Area Lombarda:

La maggior parte delle polveri sottili dipende dal traffico o dalle polveri sollevate dal traffico.

Le sorgenti che hanno un impatto sulla qualita’ dell’aria in Lombardia durante l’inverno possono 
essere divise in due categorie, primarie e secondarie. Le particelle sospese nell’aria si possono 
originare da una varieta’ di sorgenti stazionarie o mobili (particolato primario) o si possono 
formare nell’atmosfera a seguito di trasformazione di inquinanti dell’aria gassosi (aerosol
secondario).Collaborative Research Project for Air Pollution Reduction in Lombardia (2006- 2010) 

Si e’ trovato che il particolato primario in Lombardia deriva principalmente da attivita’ umane. 
Questo tipo di attivita’ comprendono il trasporto su strada, l’incorporazione nell’aria della
polvere stradale, la combustione di legno e carburanti fossili e processi industriali come la 
produzione di cemento e le attivita’ di costruzione e demolizione. Anche le sorgenti naturali 
possono contribuire al problema complessivo del particolato, come il suolo/sabbia/polvere 
portati dal vento, ma e’ stato dimostrato che sono di minore importanza in Lombardia durante 
l’inverno. 
Mentre e’ risaputo che i veicoli emettono particelle dal tubo di scarico, e’ forse meno chiaro che 
essi emettono anche quantitativi significanti di composti gassosi che sono convertiti in atmosfera 
in particelle note come particelle secondarie. Le sorgenti di particelle secondarie giocano un 
ruolo significante nella Pianura Padana e proprio come le sorgenti di particelle primarie esse sono 
collegate principalmente alle attivita’ umane come i processi di combustione e le operazioni in 
agricoltura. I piu’ importanti precursori di particolato secondario in questa regione sono i 
composti gassosi NOx, ammoniaca, e SOx. Questi contaminanti dell’aria sono emessi 
direttamente nell’atmosfera e si trasformano rapidamente in particelle sotto forma di nitrati, 
ammonio e solfati. Confrontati con NOx, ammoniaca e SOx, i composti organici volatili come ad 
esempio gli idrocarburi sono di importanza minore in questa regione e stagione. Ho riassunto di 
seguito i nostri risultati delle campagne invernale 2007-2009. 
 Il trasporto su strada (traffico) e’ la piu’ importante sorgente per il particolato primario 
nella regione Lombardia. Comprende lo scarico dei motori, l’usura di freni e pneumatici e 
la polvere stradale risospesa. Le emissioni primarie da trasporto su strada contribuiscono 
durante l’inverno col 23-26%, in media per tutte le stazioni di misura, alla massa di  PM10
(2007), e col 17-22 % alla massa di PM2.5 (2009).  Inoltre devono essere inclusi i contributi 
secondari del trasporto su strada che ammontano a un addizionale 20-25%.
 L’aerosol secondario e’ la frazione maggiore  del particolato in Lombardia e durante 
l’inverno contribuisce con il 33-47% alla massa del  PM10 (2007) e con il 41-57 % alla 
massa del PM2.5 (2009). Come spieghero’ piu’ avanti, l’aerosol secondario non trasporta 
impronte chimiche dalle sorgenti. Tuttavia, siamo stati capaci di stimare l’impatto delle 
sorgenti secondarie sul PM10 e PM2.5 combinando il nostro approccio di ripartizione delle 
sorgenti con dati ufficiali di emissioni dei  precursori di aerosol secondari.
 Il riscaldamento residenziale  a legna e’ la terza sorgente per ordine di importanza 
durante l’inverno e contribuisce in media per tutte le stazioni con l’11-13 % alla massa 
del PM10 (2007) e con il 12-19% alla massa del PM2.5 (2009). 
 I risultati di ripartizione delle sorgenti della stazione Valtellina (Sondrio) differiscono 
leggermente da quelli nella Pianura Padana. In inverno in Valtellina, la combustione della 
legna da’ contributi significatamente maggiori (37-51 % della massa del PM10 (2007); 25-
43% della massa del PM2.5 (2009)) e le sorgenti secondarie danno contributi 
significatamente inferiori (16-30 % della massa del PM10 (2007); 9-29% della massa del
PM2.5 (2009)). 
 Le altre sorgenti sono minori e locali, come la risospensione del suolo, produzione di 
cemento, riscaldamento residenziale tramite olio combustibile e lo spargimento di sale 
sulle strade.  

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